La prima serata ha proposto un viaggio nel tempo, nella primavera del 1945, quando sulle sponde del lago si stavano combattendo le ultime ore di una cruenta guerra.
Guerra che sarebbe cessata il giorno dopo.
Una ricostruzione precisa e dettagliata di una vicenda che ha portato all'affondamento, nella notte del 30 aprile 1945, nelle acque del lago, nel tratto Totrbole - Riva, di un mezzo anfibio e del suo equipaggio. 26 soldti della Decima Divisione di Montagna. Giovani volontari, addestrati come alpinisti e sciatori, che nella vita, nel loro paese di origine, l'America, svolgevano altri lavori.
Una vicenda che difficilmente si trova nelle pagine di un libro di storia ma solo nei racconti dei nostri nonni.
La drammaticità dello scorrre degli eventi, la consapevolezza di una morte certa, il sacrificio di questi giovani in nome di alti ideali hanno dato alla serata il giusto spessore.
Emozionante la visione del DUKW in fondo al lago, ancora perfettamente conservato.
Encomiabile la volontà dell'Associazione Benach di restituire memoria a quei soldati e al loro sacrificio.
Drammaticamente malinconico sapere che i loro corpi si trovano in fondo al lago e che solo uno di loro si è salvato perchè era il solo che sapeva nuotare.
The lost mountaineers ha lasciato, in ciascuno di noi, riflessioni e considerazioni più consapevoli, perché la storia può ripetersi e si ripete.
Grazie all'Associazione Benach l'eco di questa storia è arrivato lontano, ai giorni nostri, nella nostra sede.
