Gruppi

Gruppo ricerca storica "Cipelli"


Gruppo ricerca storica Cipelli

DATI


Il Gruppo è stato fondato nel 2006.
Responsabile
MAURO ZATTERA
Via Pigarelli Riva del Garda

STORIA


Giuseppe Cipelli nel 1912 partì per la guerra italo-turca, si arruolò volontario, sperando così di saldare il suo debito verso la Patria e fu inviato a Rodi con la 6° divisione speciali. Ma tornato in Patria alla fine dell'anno, fu richiamato nell' agosto 1914 e assegnato al primo reggimento bersaglieri.
Scoppiata la guerra fu spedito in Valle di Ledro il 22 aprile 1916 al co­mando di un reparto di artiglieria con cinque mitragliatrici Gardner, mandato in appoggio al 40° fanteria alle quote 500 e 809 dello Sperone - S.Giovanni e sul monte Nodic. In questo periodo fu nominato sindaco del paese di Biacesa, la cui popolazione era stata evacuata gia il 23 maggio 1915. Rimase a Biacesa, sede dei vari comandi, fino all'agosto del 1916. Poi il reparto fu sciolto e fu trasferito sul monte Carone alla 379ª batteria del 132° gruppo di artiglieria di cui divenne comandante nel settembre del 1916, quando fu anche promosso tenente.
Nel frattempo coltiva la sua passione per la fotografia, riprendendo la vita militare di quel tratto di fronte. Giuseppe Cipelli mantenne sempre una fitta corrispondenza con la famiglia, che è stata archiviata e custodita gelosamente dal figlio Carlo, ma più importanti ancora sono le fotografie che coprono tutto il periodo in cui prestò servizio militare. Cipelli fotografava per hobby, riprendendo panoramiche, baraccamenti, postazioni, traini di cannoni, soldati alle prese con gli obblighi quotidiani, facendo rivivere la drammaticità dell'evento bellico, mostrandoci tutta la tragedia senza forzature.
Sul Carone rimase fino al luglio 1918, montagna che lui disse essersi trasformata in un piccolo paese pieno di comodità, assumendo successivamente altri incarichi, ma sempre in zona Carone - Passo Nota. Per aver svolto trenta mesi di servizio in prima linea fu avvicendato e mandato a comandare una bat­teria antiaerea ad Avigliana, vicino a Torino. Fu congedato nel settembre del 1919. Nel 1924 si mise in proprio a vendere macchine ed attrezzi per caseifici e nel 1935 iniziò la professione di assicuratore, lavoro che svolse fino al 1970, anno della sua morte. Nel 1940 si sposò con Alessandra Conni ed ebbe un solo figlio, Carlo.